giovedì 13 ottobre 2016

Melvins - Bullhead


Melvins - Bullhead
(Boner Records, 1991)

Uno dei passaggi fondamentali nel processo di trasformazione dei suoni pesanti è rappresentato dalla carriera dei Melvins. La band di King Buzzo è stata capace di modellare la distorsione come fosse argilla, generando una musica in continuo cambiamento (sviluppo psicotico delle idee di Black Sabbath, Black Flag e Swans), madre di (almeno!) due decadi di metal alternativo. Mentre il grunge - uno dei primi figli della creatività dei Melvins - sta esplodendo, la band di Buzz pubblica Bullhead. Una palla di fango che rotola al rallentatore, disfacendosi attraverso spossati e dilatati droni di chitarra. Un narcotico muro di suono nel quale si innestano le ritmiche irregolari di Dale Crover: talvolta marziali, talvolta epilettiche. Perfetta combinazione di contrasti (ironia e depressione, divertimento e schizofrenia, energia e stasi), Bullhead dimostra la versatilità dei suoni pesanti, quando maneggiati da menti creative.
[R.T.]
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Melvins - Bullhead
(Boner Records, 1991)

One of the most fundamental steps in heavy sounds transformation process is represented by Melvins career. King Buzzo band was capable of moulding distortion as it was clay, generating a changing music  (psychotic development of Black Sabbath, Black Flag and Swans ideas), mother of (at least!) two decades of alternative metal. While grunge rock - one of the first son of Melvins creativity - is exploding, Buzz band releases Bullhead. A ball of mud that rolls in slow motion, disposing itself with its dilated and exhausted guitar drones. A narcotic wall of sound with Dale Crover irregular rhythmic: sometimes martial, sometimes epileptic. Perfect combination of contrasts (irony and depression, fun and schizophrenia, energy and stasis), Bullhead shows the versatility of heavy sounds when handled by creative minds.
[R.T.]

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